Svizzera: primo rinvio a giudizio per "phishing" a livello mondiale

I tre imputati di questo caso penale di criminalità informatica sono accusati di abuso commerciale fraudolento di un sistema di elaborazione dati (art. 147 cpv. 1 e cpv. 2 CP) e di tentativi multipli di abuso fraudolento di un sistema di elaborazione dati (art. 147 cpv. 1 in combinato disposto con l'art. 22 cpv. 1 CP).

133 600 dati di carte di credito ottenuti

Il Ministero pubblico della Confederazione accusa il trio di aver ottenuto illegalmente almeno 133.600 dati di carte di credito in tutto il mondo. I sospetti sono stati attivi dall'ottobre 2009 fino ai loro arresti nel 2014 e 2015. Hanno ottenuto i dati attraverso attacchi di "phishing" con false e-mail, siti web e brevi messaggi, come scrive il Ministero pubblico della Confederazione. E ancora: "Il gruppo di autori si è guadagnato da vivere dall'ottobre 2008 con l'acquisizione illecita dei dati delle carte di credito e il loro uso improprio via Internet.

Il procedimento penale può essere definito un caso pilota, in quanto è la prima volta che in Svizzera vengono mosse accuse contro presunti autori di reati attivi in tutto il mondo e che non si trovano fisicamente in Svizzera, come sottolinea ancora il Ministero pubblico della Confederazione. Sono interessati i titolari di carte di credito di tutto il mondo e le istituzioni finanziarie locali. I tre sospetti sono stati arrestati a Bangkok (Thailandia) ed estradati in Svizzera.

Secondo il Ministero pubblico della Confederazione, l'atto d'accusa sarà presentato in un procedimento sommario ai sensi dell'articolo 360 del Codice di procedura penale in combinato disposto con l'articolo 325 del Codice di procedura penale. Secondo il comunicato stampa, gli accusati hanno ammesso le accuse. Tutti e tre gli accusati stanno attualmente scontando la loro pena.