Aumento delle richieste estorsive
L'ultimo rapporto semestrale del Centro di refertazione e analisi per la sicurezza dell'informazione, o Melani in breve, mostra gli incidenti informatici più importanti della prima metà del 2016, sia a livello nazionale che internazionale. Il rapporto si concentra sull'aumento degli attacchi tramite estorsione informatica. Tuttavia, l'attenzione è rivolta anche a varie fughe di dati.
Dal gennaio 2016, Melani ha notato un netto aumento degli attacchi informatici accompagnati da richieste estorsive, come scrive l'agenzia federale. L'obiettivo di questi attacchi è rendere i dati inutilizzabili per le vittime. Di solito ciò avviene criptando i dati con dei trojan o sovraccaricando il server con attacchi DDoS dannosi. Alla vittima viene quindi richiesto il pagamento di un riscatto. Gli aggressori prendono di mira dati o sistemi che hanno un valore per un privato o un'azienda e che sono abbastanza importanti da indurre le vittime a pagare. Nell'ultimo Rapporto semestrale di Melani, il Strategia L'obiettivo del progetto è mostrare alle persone che si celano dietro questi attacchi come dovrebbero comportarsi, ma anche come possono prevenirli.
6000 mail violate
Nella prima metà dell'anno, Melani ha ricevuto 6000 combinazioni di e-mail e password violate. Questi account avrebbero potuto essere utilizzati per scopi illegali, come frodi o ricatti, se la password non fosse stata cambiata immediatamente dal proprietario. Per aiutare le possibili vittime, l'Agenzia federale ha pubblicato uno strumento online che può essere utilizzato per verificare se il proprio indirizzo e-mail è stato colpito.