La Svizzera libera dal morbillo si avvicina
La Strategia nazionale per l'eliminazione del morbillo 2011-2015 è un successo: più persone sono ora vaccinate contro il morbillo rispetto al passato.
Una Svizzera libera dal morbillo entro la fine del 2015: è questo l'obiettivo della strategia di eliminazione del morbillo adottata dal Consiglio federale nel novembre 2011 in accordo con l'OMS. È stato possibile attuare la strategia in collaborazione con i Cantoni e le organizzazioni specializzate. Le misure e le attività degli ultimi anni hanno incluso l'esenzione della vaccinazione dalla franchigia dell'assicurazione sanitaria (fino alla fine del 2015), linee guida e raccomandazioni uniformi a livello nazionale per la lotta alla malattia e ai focolai di morbillo e lettere ai genitori per le scuole. Inoltre, sono state inviate lettere alle aziende e alle amministrazioni per sensibilizzare i loro dipendenti a un controllo del rischio o alla vaccinazione, campagne di stand, controllo delle tessere di vaccinazione, varie offerte di vaccinazione, campagne informative a livello nazionale e un concorso online. Anche il "Comitato per una Svizzera senza morbillo", indipendente e composto da note personalità della politica, dello sport e della sanità, ha dimostrato grande impegno. L'evento finale è stata la Giornata nazionale Stop al morbillo del 6 novembre 2015.
Aumentare la copertura vaccinale
La Svizzera è sulla buona strada per diventare libera dal morbillo, come dimostra l'aumento della copertura vaccinale. Secondo i dati di otto cantoni per il 2014, ad esempio, in media 93% di bambini di due anni hanno ricevuto la prima vaccinazione contro il morbillo e 87% hanno ricevuto anche la seconda vaccinazione contro il morbillo. L'aumento è stato particolarmente marcato tra i sedicenni: Mentre solo 85% sono stati vaccinati con due dosi nel periodo dal 2008 al 2010, il campione del 2014 ha mostrato un valore di 93%, che indica numerose vaccinazioni successive. Inoltre, le differenze tra i cantoni si sono notevolmente ridotte. Il Cantone di Appenzello Interno, ad esempio, ha registrato solo un valore di 50% per la seconda vaccinazione dei bambini di due anni nel 2008, che ora è salito a 85% nel 2014. La valutazione della strategia sarà disponibile verso la fine del 2016 e consentirà un'analisi delle misure e dell'ulteriore corso d'azione.
Affinché la Svizzera sia considerata libera dal morbillo, 95% della popolazione deve essere immune alla malattia. Immune è chi è stato vaccinato con due dosi o ha vissuto la malattia. Tuttavia, non è solo importante colmare le lacune vaccinali nella popolazione adulta, ma anche garantire che il maggior numero possibile di bambini sia vaccinato con due dosi prima del loro secondo compleanno.
La vaccinazione protegge i deboli
La protezione vaccinale non è solo a beneficio di coloro che sono stati vaccinati, ma anche di coloro che non possono essere vaccinati. Il morbillo, infatti, può causare gravi complicazioni sia negli adulti che nei bambini, come polmonite, otite e, in rari casi, encefalite. In alcuni casi, può anche avere gravi effetti tardivi. La Confederazione continua quindi a impegnarsi per combattere la malattia. Innanzitutto, i pediatri sono chiamati a sensibilizzare i genitori dei neonati sul tema della vaccinazione fin dalla prima visita. È consigliabile aprire subito un libretto di vaccinazione elettronico. In questo modo, i genitori riceveranno una notifica alla scadenza della seconda vaccinazione. Anche le scuole e gli asili nido sono incoraggiati a informare i genitori sulla malattia, sull'importanza della vaccinazione e sulle possibili conseguenze della mancata vaccinazione.
(BORSA)
