Il governo federale e l'industria alimentare agiscono contro lo spreco alimentare
In Svizzera si perdono 330 chilogrammi di cibo all'anno per persona. Il Consiglio federale intende ora porre fine allo spreco di cibo con una serie di misure.
Con un piano d'azione comune, la Consigliera federale Simonetta Sommaruga e 28 dirigenti di aziende e associazioni del settore alimentare intendono ridurre i rifiuti alimentari.
Il accordo intersettoriale per ridurre le perdite alimentari è stato presentato al Parlamento federale per l'ambiente, i trasporti, l'energia e le comunicazioni (DATEC), a diverse aziende del commercio al dettaglio, dell'industria di trasformazione e dell'agricoltura. Secondo una dichiarazione, i firmatari si impegnano a dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030 (rispetto al 2017).
Relazioni sui progressi compiuti
Più di un terzo del cibo prodotto in Svizzera va perso o sprecato. Secondo il Consiglio federale, ciò corrisponde a una media di 330 chilogrammi di rifiuti pro capite all'anno. Inoltre, lo spreco di cibo rappresenta un quarto dell'inquinamento ambientale causato dagli alimenti.
Tuttavia, le misure devono essere volontarie. Queste includono, ad esempio, una migliore indicazione della durata di conservazione di alcuni prodotti, una maggiore donazione degli alimenti invenduti alle organizzazioni caritatevoli e, ad esempio, lo sviluppo di imballaggi che consentano una maggiore durata di conservazione per aumentare le donazioni alle organizzazioni caritatevoli.
L'accordo prevede che i firmatari si impegnino a raccogliere annualmente i dati sulle perdite alimentari e sui progressi compiuti e a trasmetterli al Consiglio federale dell'ambiente (UFAM). Grazie alla valutazione, le aziende dovrebbero essere in grado di calcolare meglio le loro perdite alimentari e di identificare le opportunità di risparmio ecologico e finanziario.
Fonte: Confederazione