Cybersecurity: si profila una carenza di lavoratori qualificati

Un'indagine condotta dal Center for Cyber Safety and Education su oltre 19.000 professionisti della sicurezza informatica in tutto il mondo mostra che il settore della sicurezza informatica sarà privo di circa 1,8 milioni di dipendenti entro il 2022. I risultati mostrano anche che 70% delle aziende in Germania, Austria e Svizzera non hanno abbastanza personale per la sicurezza informatica per soddisfare le loro esigenze.

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Gli ultimi risultati dello studio "Global Information Security Workforce" (cfr. qui) suggeriscono che la carenza di competenze sta già avendo un impatto sulle aziende del DACH, con 45% di aziende che affermano che la mancanza di personale addetto alla cybersecurity ha conseguenze significative per i loro clienti. Una percentuale simile avverte che ciò potrebbe portare a violazioni della sicurezza informatica. 37% delle aziende DACH prevedono di espandere la propria forza lavoro di oltre 16% nei prossimi 12 mesi, ma si vedono ostacolate dalla carenza di competenze.

Scarsa preparazione al GDPR

I dati indicano anche che la carenza di competenze va di pari passo con la scarsa preparazione di molte aziende della regione DACH al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell'UE, che prevede una finestra obbligatoria di 48 ore per la pubblicazione delle violazioni dei dati a partire da maggio 2018.

24% degli intervistati nella regione DACH prevedono attualmente che le loro aziende impiegheranno più di otto giorni per riparare una violazione nel caso in cui i loro sistemi o i loro dati siano stati compromessi dagli hacker, un tempo significativamente più lungo rispetto alla finestra di divulgazione della violazione dei dati richiesta.

Millennials davanti a una porta chiusa

I millennial, inoltre Generazione Y come gruppo target in più rapida crescita, sono fondamentali per affrontare il divario occupazionale. Nella regione DACH, tuttavia, le aziende non riescono ad assumere i Millennials, con solo il 6% degli intervistati che dichiara di assumere laureati. I dati mostrano anche che solo il 15% dei dipendenti della cybersecurity ha attualmente meno di 35 anni, il che significa che la pipeline di talenti che entrano nel settore in giovane età è destinata a esaurirsi.

Secondo i dati, i datori di lavoro stanno sbattendo la porta in faccia a gran parte della generazione dei Millennial, rifiutandosi di assumere e formare principianti inesperti. Solo il 7% degli intervistati ha dichiarato che la maggiore necessità di nuovi dipendenti è a livello di ingresso. E 73% affermano che l'esperienza pregressa nella cybersecurity è un fattore importante nelle loro decisioni di assunzione.

La mancanza di diversificazione potrebbe diventare un circolo vizioso, in quanto scoraggia le giovani generazioni dal perseguire carriere nel settore della cybersecurity. Tuttavia, lo studio dimostra che i Millennial sono molto più diversificati rispetto alle generazioni precedenti e sono significativamente più attratti da posti di lavoro che rappresentano il gruppo target.

I risultati più importanti

I risultati dimostrano che le PMI stanno soffrendo per essere escluse dal mercato dei talenti della cybersecurity. Solo 25% di tutti gli intervistati, sia Millenials che specialisti esperti, lavorano per PMI tedesche, mentre ben 61% di professionisti della cybersecurity sono impiegati in organizzazioni più grandi con oltre 2.500 dipendenti.

Sintesi dei risultati principali:

  • Ci sarà una carenza di forza lavoro globale nel campo della cybersecurity di 1,8 milioni di persone entro il 2022, con un aumento di 20% rispetto al rapporto GISWS del 2015 (1,5 milioni entro il 2020).
  • 55% degli intervistati ha dichiarato che la ragione principale della carenza di competenze è la difficoltà di reperire il personale qualificato di cui hanno bisogno, per cui i Millenials sono già in difficoltà.
  • Solo 1% dei professionisti tedeschi della sicurezza informatica hanno meno di 30 anni
  • Solo il 6% degli intervistati ha dichiarato che la propria organizzazione assume anche laureati
  • Il 45% degli intervistati ha dichiarato che la carenza di personale di sicurezza qualificato si ripercuote sui loro clienti (gli intervistati hanno risposto 4 e 5 su una scala da 1 a 5).
  • 53% degli intervistati ha dichiarato che la mancanza di personale addetto alla sicurezza ha avuto un grave impatto sulle violazioni della sicurezza (gli intervistati hanno risposto 4 e 5 su una scala da 1 a 5)
  • Quasi un quarto degli intervistati (24%) ha dichiarato che le loro aziende impiegherebbero almeno otto giorni per riparare i danni se i loro sistemi o dati fossero compromessi dagli hacker.

Una presentazione grafica dei risultati più importanti può qui vista.

Fonte: Kafka Kommunikation GmbH & Co. KG

 

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