UVG: lacune colmate

Il Parlamento ha approvato la revisione della Legge sull'assicurazione contro gli infortuni (LAINF) alla fine di settembre. La legge elimina una serie di lacune.

Ad esempio, la copertura assicurativa LAMal per i disoccupati è ora regolamentata per legge.

Sono state colmate anche le lacune nella copertura assicurativa quando si inizia un nuovo lavoro: in futuro, i dipendenti saranno assicurati non appena avranno un contratto di lavoro valido, e non solo quando andranno a lavorare per la prima volta, come accadeva in precedenza. In futuro, quindi, i dipendenti saranno tutelati anche se il contratto inizia durante il fine settimana.

Tra le altre cose, sono state chiarite anche le disposizioni relative alla copertura delle "lesioni fisiche accidentali", come la lacerazione di legamenti o muscoli. L'assicuratore contro gli infortuni deve ora coprire i costi se non può dimostrare che la menomazione è dovuta a usura o malattia.

Infine, ma non per questo meno importante, la revisione mira a evitare in futuro una sovracompensazione dei beneficiari di pensione. In futuro, le rendite versate a vita dalla LAINF saranno ridotte non appena la persona interessata raggiungerà l'età normale di pensionamento. L'intenzione è quella di non favorire i beneficiari di una rendita LAINF rispetto alle persone che non hanno avuto un infortunio dopo il pensionamento.

Per la prima volta, anche le attività accessorie della Suva, come le cliniche di riabilitazione, lo sviluppo e la vendita di prodotti per la sicurezza e la promozione della salute sul posto di lavoro, sono ancorate nella revisione. Queste attività devono essere finanziariamente autosufficienti e strettamente legate al compito principale della Suva. La revisione della legge fornisce quindi alla Suva un quadro chiaro per le sue future attività nel mercato svizzero delle assicurazioni sociali.

La revisione, avviata all'inizio del 2006, è fallita al primo tentativo nel 2011: per i consiglieri si è spinta troppo oltre. I datori di lavoro e i dipendenti hanno quindi negoziato un compromesso, sostenuto anche dagli assicuratori privati e dalla Suva. Questo è stato approvato dai consiglieri dopo una riconciliazione finale delle differenze tra il Consiglio degli Stati e il Consiglio nazionale.