Controlli dei passaporti senza operatore con riconoscimento facciale

All'aeroporto di Zurigo, i passaporti vengono ora controllati anche da sportelli di frontiera non presidiati. È in funzione anche un sistema di riconoscimento facciale come pilota.

© Aeroporto di Zurigo
A causa del costante aumento del numero di passeggeri, la sala di controllo passaporti dell'aeroporto di Zurigo raggiunge i limiti di capacità nelle ore di punta. Pertanto, il gestore dell'aeroporto sta ricostruendo e creando ulteriore spazio per le unità di controllo e i passeggeri. La conversione viene effettuata in stretta collaborazione con la Polizia cantonale di Zurigo, responsabile del processo di controllo delle frontiere.

Per rendere più efficiente l'ingresso in loco, sono stati installati otto airlock automatizzati per il controllo dei passaporti, che sono entrati in funzione il 27 settembre. A tal fine, il passeggero ha bisogno di un passaporto con dati biometrici. Il controllo automatizzato dei passaporti è volontario, i banchi di controllo presidiati possono ancora essere utilizzati senza restrizioni, scrive la polizia aeroportuale.

Solo con passaporto elettronico

I passeggeri che desiderano utilizzare un varco automatizzato per il controllo dei passaporti devono soddisfare i seguenti requisiti: Bisogna avere almeno 18 anni, essere in possesso di un passaporto biometrico (passaporto elettronico, non carta d'identità) ed essere cittadini della Svizzera o di un Paese UE/SEE.

Ecco come funziona

Il controllo dei passaporti senza operatore funziona in tre fasi:   

Fase 1: Il passaporto biometrico viene inserito nel lettore di passaporti della serratura. Il documento di viaggio viene quindi controllato per verificarne la validità e la porta d'ingresso si apre. Se il sistema rileva che una persona è ricercata o che il passaporto non è valido, la serratura rimane chiusa e viene chiamata la polizia.

Fase 2 - Controllo del viso: Durante l'ingresso nella serratura, viene effettuato un controllo di confronto basato sulla biometria tra l'immagine del volto (ripresa dal vivo) e l'immagine elettronica memorizzata nel passaporto elettronico. Parallelamente al controllo del volto, vengono verificati i dati personali. Per il momento, il riconoscimento facciale è solo un'operazione di prova. La misurazione del viso è volontaria. Nella prima metà del 2018 si deciderà se introdurre definitivamente il riconoscimento facciale.

Fase 3: Dopo l'esito positivo del controllo, la porta di uscita si apre e il passeggero lascia la camera di compensazione. In caso di domanda positiva o di ulteriori chiarimenti necessari, viene effettuato un controllo manuale di follow-up. Dopo aver lasciato la camera di compensazione, i dati biometrici raccolti durante il controllo vengono immediatamente cancellati, come assicura la polizia aeroportuale.

Altre cinque chiuse entro il 2018

La ricostruzione della sala di controllo passaporti dovrebbe essere completata entro la metà del 2018. A quel punto, sarà raccolta e valutata anche l'esperienza del controllo automatizzato dei passaporti all'ingresso locale. A seconda dei risultati, entro la metà del 2018 saranno installati altri cinque varchi automatizzati per il controllo dei passaporti in uscita. I costi per l'ampliamento della sala di controllo passaporti e per l'installazione di sportelli e airlock aggiuntivi ammontano a circa otto milioni di franchi svizzeri. Questi costi sono sostenuti congiuntamente dal gestore dell'aeroporto, dal Cantone di Zurigo e dal Fondo europeo per la sicurezza interna (Fondo ISF).

Fonte: Aeroporto di Zurigo

 

 

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