Allarmi antincendio: Lo standard non supporta le opzioni innovative

Lo standard di prodotto europeo 14604 stabilisce i requisiti per i produttori che vogliono vendere i rilevatori di fumo nei Paesi dell'UE. La versione attualmente in vigore risale al 2005 ed è in ritardo di oltre un decennio rispetto al rapido sviluppo tecnico, scrive VdS Schadenverhütung. Non si tiene conto delle ampie possibilità offerte dalla moderna digitalizzazione e dal networking in questo grande e importante mercato. Ad esempio, lo standard è stato pubblicato due anni prima del primo smartphone, che ha cambiato notevolmente l'intero comportamento degli utenti.

"C'è un enorme divario tra gli standard autorevoli e le attuali possibilità dei rilevatori di fumo", sottolinea Ulrich Rabe, vice capo dei laboratori antincendio di VdS. "La differenziazione, ad esempio attraverso l'integrazione nei sistemi di smart home, è fondamentale per conquistare quote di mercato; dopo tutto, il tipico principio di rilevamento ottico esiste dal 1976 ed è quindi molto maturo. In linea con l'orientamento all'innovazione di VdS, ora supportiamo i produttori con linee guida precise per i sistemi di gestione dei pericoli domestici, la funzione di allarme antincendio per combinare le opportunità dello sviluppo tecnico con la richiesta del massimo livello di sicurezza - sempre in conformità con la norma EN 14604."

La VdS 3438-3 è anche la prima normativa che consente ai rilevatori di fumo di lanciare un allarme in caso di furto con scasso, naturalmente attraverso un segnale chiaramente distinguibile, come scrive ancora la VdS. A prescindere da questo, la priorità assoluta è ovviamente quella di salvare vite umane in caso di incendio. Il requisito fondamentale è quindi che questo funzioni sempre in modo indipendente.

VdS fornisce gratuitamente la propria assistenza per l'integrazione conforme alla norma EN dei rilevatori di fumo nei sistemi di smart building (cfr. vds-shop.de).

Fonte: VdS Schadenverhütung