C'è bisogno di un laboratorio di prova svizzero per i prodotti informatici?
Oggi in Svizzera i prodotti digitali di vari fornitori sono utilizzati in tutti i settori, dall'industria alla polizia e all'esercito. Il libro bianco "Supply Chain Security", appena pubblicato, mostra vulnerabilità allarmanti nella catena di approvvigionamento digitale, come sottolinea ICT Svizzera. Ad oggi, non esistono test indipendenti che garantiscano adeguatamente l'integrità dei prodotti informatici acquistati.
Il programma sviluppato dall'organizzazione ombrello TIC Svizzera Libro bianco pubblicato "Sicurezza della catena di approvvigionamento descrive i rischi della catena di approvvigionamento digitale e illustra le misure essenziali per la sicurezza delle funzioni quotidiane e critiche nell'industria, nelle autorità pubbliche, nella polizia e nell'esercito.
Mentre l'integrità e la sicurezza dei prodotti dei settori tradizionali (ad esempio, alimenti, farmaci, mobilità) vengono controllate in modo specifico prima dell'approvazione del mercato, la qualità e la sicurezza di molti prodotti digitali spesso non vengono controllate a sufficienza, denuncia l'associazione. Le ragioni sono molteplici. L'attuale sicurezza della catena di approvvigionamento è spesso inadeguata e mina le precauzioni di sicurezza esistenti. Le persone responsabili e i consumatori difficilmente possono prendere decisioni affidabili sull'acquisto e l'uso di prodotti digitali, perché mancano informazioni trasparenti sull'affidabilità dei prodotti.
ICT Svizzera chiede un laboratorio di prova
I rischi che ne derivano sono spesso astratti e si sviluppano in modo insidioso, scrive ICT Svizzera in relazione alla pubblicazione "Supply Chain Security". Di conseguenza, i rischi non sono stati notati per molto tempo e hanno continuato ad accumularsi fino ad oggi. Tuttavia, se venissero utilizzati prodotti non sufficientemente testati, ad esempio nelle infrastrutture critiche, le minacce potrebbero diffondersi e mettere in pericolo l'approvvigionamento della società nei settori dell'elettricità, della medicina, della mobilità e della protezione fisica.
Per Andreas Kaelin, CEO di ICT Svizzera, è giunto il momento di agire: "La situazione odierna è allarmante. La crescente digitalizzazione dell'industria, delle autorità, della polizia e dell'esercito comporta rischi sempre maggiori dovuti all'utilizzo di prodotti digitali non affidabili. Per questo chiediamo la creazione di un laboratorio nazionale di cybertesting in collaborazione con l'industria, il mondo accademico e le autorità". Un laboratorio di prova simile al modello di successo del laboratorio di chimica di Spiez, come sottolinea l'organizzazione ombrello nel suo comunicato stampa.
Fonte: TIC Svizzera