2600 nuovi casi sospetti di cancro della pelle

Non meno di 2600 casi sospetti di tumore della pelle bianca come malattia professionale sono stati segnalati dall'Associazione tedesca per l'assicurazione della responsabilità civile dei datori di lavoro nel settore edile (BG Bau). Da allora, il tumore della pelle bianca è una delle malattie professionali più frequentemente segnalate nell'industria delle costruzioni e nel campo dei servizi connessi all'edilizia. 

Malattia professionale

Le radiazioni ultraviolette (UV) naturali possono causare il cancro della pelle. L'anno scorso il BG Bau ha riportato circa 2.600 segnalazioni sospette di melanoma come malattia professionale. Si dice che il 16% di tutte le segnalazioni in Germania riguardi questo quadro clinico. Sono particolarmente colpiti i dipendenti che lavorano molto all'aperto, ad esempio nell'edilizia, nella costruzione di strade e ponteggi, nella pulizia di vetri e facciate e nella copertura di tetti.

Nell'anno precedente, il BG Bau ha registrato un totale di 2768 nuove segnalazioni di attività sospette per questo quadro clinico. Di conseguenza, il numero di nuove segnalazioni sospette per la malattia professionale del cancro della pelle bianca è leggermente diminuito per il secondo anno consecutivo.

Principio di STOP

Il BG Bau scrive che la protezione più efficace contro i raggi UV consiste nell'evitare, per quanto possibile, di lavorare al sole. In pratica, però, questo spesso non è possibile. Le misure tecniche di protezione consentono ai dipendenti di lavorare sempre all'ombra, ad esempio.

Tuttavia, poiché i pericoli derivanti dai raggi UV non possono sempre essere ridotti adeguatamente con misure tecniche e organizzative, le misure di protezione personale sono ancora un utile complemento.

Importanti misure di protezione

Le misure tecniche di protezione dai raggi UV comprendono, ad esempio, tettoie, tende di protezione dalle intemperie o vele solari, che garantiscono luoghi di lavoro ombreggiati all'aperto. Quando non è possibile implementare misure tecniche, sono necessarie ulteriori misure organizzative di protezione.

Ad esempio, il lavoro può essere spostato nelle prime ore del mattino o nelle ore del tardo pomeriggio, dopo le 16.00, quando l'esposizione ai raggi UV è minore. Anche il principio della rotazione può contribuire a ridurre l'esposizione ai raggi UV: i dipendenti si alternano tra attività con e senza esposizione ai raggi UV o distribuiscono il lavoro tra più dipendenti.

Se le misure tecniche o organizzative non sono sufficienti, è necessario adottare misure di protezione personale contro i raggi UV per i dipendenti. Ciò include in particolare la protezione della testa, del collo, del naso e delle orecchie, nonché indumenti leggeri, permeabili all'aria e che coprano il corpo. Le zone della pelle che non possono essere coperte, come il viso, il naso o il dorso delle mani, devono essere protette con una crema protettiva contro i raggi UV con un fattore di protezione solare di almeno 30, preferibilmente 50. Questa protezione deve essere rinnovata al più tardi dopo due ore. Per proteggere gli occhi si consigliano gli occhiali UV.

Potete leggere ulteriori suggerimenti su questo argomento nel nostro articolo specialistico "Radiazioni UV al lavoro.

Fonte: BG Bau

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