Scassinatori di bancomat in azione
Da circa tre anni i criminali rapinano sempre più bancomat, soprattutto in Svizzera. Tuttavia, non sono interessate solo singole aree, ma l'intera Svizzera. Ma le bande sono in movimento in tutta Europa.
Il Ministero pubblico della Confederazione sta attualmente conducendo diversi procedimenti penali su circa 30 casi di furto con scasso di bancomat in Svizzera. Gli autori operano spesso al di là dei confini cantonali e nazionali. La conduzione del procedimento richiede un notevole dispendio di risorse, poiché le indagini legali devono essere condotte attraverso l'assistenza giudiziaria internazionale. Di norma, il Ministero pubblico della Confederazione interviene in caso di utilizzo di esplosivi.
Aumento dei casi che coinvolgono gli esplosivi
L'uso di gas, piedi di porco o seghe circolari è di competenza dei Cantoni. Come l'Ufficio del Procuratore Generale scriveNegli ultimi due anni è stato osservato un aumento dei casi di scasso dei bancomat con l'uso di esplosivi.
Tuttavia, è necessaria una forte cooperazione internazionale nella ricerca dei ladri di bancomat. Nel 2020, ad esempio, una scena del crimine in Svizzera ha portato ad un arresto in Danimarca, che a sua volta ha portato ad un arresto in Austria, spiega il portavoce di Fedpol Florian Näf al sito "SRF". La cooperazione internazionale è quindi fondamentale.
L'accusa federale ha presentato per la prima volta un atto d'accusa
In ottobre, quando è stato fatto esplodere per la prima volta un bancomat a Sevelen, il Ministero Pubblico della Svizzera acceso e fu presentata un'accusa per il pericolo che rappresentava. Secondo l'accusa, nel dicembre 2019 l'imputato ha scassinato il distributore automatico nel cantone di San Gallo usando dell'esplosivo e ha rubato contanti per 126.600 franchi.
Facendo esplodere l'ordigno esplosivo della macchina da soldi sulla facciata esterna di un edificio residenziale e commerciale a più piani, l'imputato, secondo l'accusa, ha perlomeno condonato sia le lesioni alle persone che i danni alle proprietà altrui come conseguenza della sua condotta e ha agito "consapevolmente e volontariamente con intento criminale".
Fonte: SRF/Ufficio del Procuratore Generale