Assistenti familiari: il sostegno è utile per le aziende
Se le aziende forniscono un sostegno mirato ai propri dipendenti che assistono parenti malati o infortunati, possono evitare costi di follow-up. Soprattutto in considerazione della carenza di manodopera qualificata, vale la pena che i datori di lavoro investano in un buon equilibrio tra lavoro e vita privata. Questo è il risultato di un rapporto di postulato adottato dal Consiglio federale nella riunione del 20 giugno 2025.

In Svizzera, circa 360.000 persone si occupano dell'assistenza e della cura di un familiare malato o infortunato, oltre a svolgere un'attività lavorativa. Oltre il 40% di loro lo fa a tal punto che diventa difficile conciliare assistenza e lavoro. Ciò può comportare una riduzione del carico di lavoro o delle assenze. Le aziende devono adottare misure di sostegno per garantire che questi dipendenti possano rimanere al lavoro e non si assentino a causa di carichi di lavoro eccessivi.
Un rapporto di ricerca sul postulato Maret 21.3232 ("Analisi costi-benefici delle misure adottate dalle aziende per i propri dipendenti al fine di conciliare lavoro e cura dei familiari") utilizza studi di casi e calcoli di simulazione per dimostrare che nella maggior parte dei casi le aziende traggono vantaggio dalle misure di sostegno per i familiari che assistono. Tutte le misure, anche quelle con costi più elevati, sono spesso più redditizie per le aziende rispetto ai costi di follow-up che derivano, ad esempio, da un licenziamento e dalla successiva assunzione di nuovi dipendenti.
Il lavoro da casa e gli orari di lavoro flessibili possono favorire la compatibilità
Una misura che migliora la situazione dei caregiver è, ad esempio, la possibilità di lavorare più spesso da casa e quindi di lavorare in modo flessibile in termini di tempo e luogo. Tali soluzioni sono generalmente associate a costi contenuti per le aziende. In Svizzera, tuttavia, meno della metà dei dipendenti può lavorare da casa regolarmente. Questo perché il lavoro da casa non è possibile nei settori con obbligo di frequenza o con orari di apertura fissi. Si tratta principalmente dei settori socio-sanitario, del commercio al dettaglio, della ristorazione e dell'edilizia, ma anche di molte imprese artigianali e industriali. In questi settori è più difficile trovare soluzioni. La relazione del postulato cita alcune opzioni per gli assistenti familiari in questi settori, come lo scambio di turni all'interno di un team o la possibilità di generare ore in meno per un certo periodo di tempo.
Secondo il rapporto del postulato, le parti sociali svolgono un ruolo centrale nella ricerca di soluzioni settoriali. Spesso sanno meglio di chiunque altro quali misure possono dare il massimo in un determinato settore. Nell'ambito delle sue competenze, la Confederazione contribuisce a sensibilizzare le parti sociali sul tema della conciliazione tra lavoro e assistenza familiare.
Fonte: Ufficio federale della sanità pubblica UFSP