Il Consiglio federale pubblica un rapporto sulla lotta alla criminalità informatica in Svizzera
Nella riunione del 19 giugno 2024, il Consiglio federale ha approvato un rapporto completo sulla criminalità informatica in Svizzera. Il rapporto illustra le misure attuate e le sfide esistenti nella lotta alla criminalità informatica in Svizzera.

Il rapporto soddisfa i postulati 22.3145 Silberschmidt e 22.3017 della Commissione per la politica di sicurezza del Consiglio nazionale e analizza in dettaglio gli sviluppi e le lacune nel perseguimento dei reati informatici a livello nazionale. Entrambi i postulati riguardano principalmente le responsabilità e le attività dei Cantoni. Per questo motivo, l'Ufficio federale di polizia (fedpol), responsabile del rapporto, ha collaborato con la Rete svizzera di sicurezza (SVS), composta in egual misura da rappresentanti della Confederazione e dei Cantoni. Inoltre, un gruppo di supporto strategico e un gruppo specializzato hanno accompagnato la stesura del rapporto. Sono stati condotti sondaggi tra le autorità interessate per verificare la situazione nei cantoni.
Il rapporto mostra che la criminalità informatica è in costante aumento sia in termini di numero di reati che di gravità ed entità dei danni. I Cantoni e il Ministero pubblico della Confederazione hanno pertanto creato reti e gruppi di lavoro specializzati per promuovere il coordinamento e la cooperazione in questo settore. La maggior parte dei Cantoni ha anche apportato modifiche organizzative e di personale per combattere la criminalità informatica in modo più efficace. Hanno ampliato le loro capacità istituendo unità specializzate e creando nuove posizioni per esperti e analisti di informatica forense. Anche la maggior parte delle procure cantonali e il Ministero pubblico della Confederazione dispongono di procuratori specializzati nella lotta alla criminalità informatica.
Nonostante questi sforzi, il rapporto individua delle sfide:
- la mancanza di risorse umane e tecniche;
- la mancanza di una base giuridica che consenta lo scambio automatico di informazioni di polizia tra i cantoni;
- la mancanza di un database nazionale che fornisca una panoramica dei casi di criminalità informatica in corso;
- le difficoltà dell'assistenza giudiziaria internazionale in materia penale, relativamente lenta e non adatta alle prove elettroniche;
- i rapidi sviluppi tecnologici (intelligenza artificiale, criptovalute, metaverso, tecniche di anonimizzazione) utilizzati dai criminali;
- le poche segnalazioni che portano a non perseguire molti reati e a non scoprire serie di reati;
- gli sforzi di prevenzione ancora insufficienti in Svizzera.
Il rapporto sottolinea la necessità di coordinare la prevenzione e la repressione a livello nazionale e internazionale. Sottolinea che una cooperazione ancora più forte e un lavoro di prevenzione ancora più intenso sono importanti per la protezione della popolazione e delle aziende.
Un'indagine condotta tra gli esperti per la stesura del rapporto mostra che, sebbene siano stati compiuti progressi a livello organizzativo, le risorse umane e tecniche disponibili sono ancora considerate inadeguate a soddisfare le crescenti richieste e il rapido sviluppo della criminalità informatica. Il rapporto suggerisce che ogni Cantone effettui un'autovalutazione per garantire che le risorse disponibili siano adeguate alle sfide.
Diverse misure di ottimizzazione sono già incluse nella Strategia nazionale in materia di cibernetica (NCS) adottata dal Consiglio federale nell'aprile 2023 e approvata dai direttori cantonali della giustizia e della polizia. Il Consiglio federale ribadisce il suo impegno a intensificare costantemente le misure di lotta alla criminalità informatica. In particolare, ciò include il sostegno a progetti come la piattaforma nazionale di indagine di polizia (POLAP), che facilita notevolmente lo scambio di informazioni tra le autorità di polizia e aumenta l'efficienza del lavoro della polizia. I Cantoni e il Governo federale stanno inoltre lavorando a una piattaforma informativa nazionale che fornirà, tra l'altro, una panoramica della criminalità informatica. Queste misure di cooperazione esistenti devono essere rafforzate e gli sforzi di prevenzione aumentati per raggiungere l'intera popolazione e tutte le aziende. Fedpol sta inoltre intensificando la collaborazione con Europol, Interpol ed Eurojust.
Fonte: Dipartimento federale di giustizia e polizia