Il burnout non deve diventare una malattia professionale riconosciuta

Il Consiglio federale non vuole includere la sindrome da burnout nell'elenco delle malattie professionali riconosciute.

Il Consiglio federale ritiene sufficienti le attuali misure di prevenzione contro il burnout.
Il Consiglio federale ritiene sufficienti le attuali misure di prevenzione contro il burnout.

Il Consiglio federale non vuole che la sindrome da burnout sia inclusa nel catalogo delle malattie professionali dell'Ordinanza sull'assicurazione contro gli infortuni (OAV). Lo ha sottolineato nella sua risposta a una mozione parlamentare di Berberat Didier.

Da un lato, il Consiglio federale giustifica questa scelta affermando che essa infrange il principio di causalità della LAINF, poiché il burnout dipende da diversi fattori: oltre al lavoro, anche le ragioni familiari, finanziarie e culturali svolgono un ruolo. Dall'altro, teme un "ampliamento imprevedibile dei casi" a causa della definizione poco chiara di burnout.

Allo stesso modo, il Consiglio federale non ritiene necessario modificare la legge per intensificare la prevenzione. Considera le misure attuali e previste "sufficienti" nella prospettiva attuale.

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