La formazione dei consulenti per la sicurezza delle merci pericolose

L'ordinanza sui consulenti per la sicurezza delle merci pericolose (GGBV) regolamenta quali aziende devono nominare un consulente per la sicurezza delle merci pericolose (GGB) e quali sono i suoi compiti e le sue mansioni. L'ordinanza sui consulenti per la sicurezza delle merci pericolose consente esplicitamente che, oltre ai dipendenti o ai proprietari di un'azienda, anche persone esterne possano assumere la funzione di consulente per la sicurezza. Questo apre la possibilità a società di servizi e liberi professionisti di impegnarsi come consulenti esterni per la sicurezza delle merci pericolose presso diverse aziende contemporaneamente.

I consulenti per la sicurezza delle merci pericolose devono continuamente informarsi sull'evoluzione delle normative e delle procedure operative relative alle merci pericolose, evidenziare eventuali carenze e trovare soluzioni praticabili. © Depositphotos/SonSam

I vantaggi sono evidenti: invece di costruire le conoscenze e l'esperienza necessarie nell'ambito delle normative sulle merci pericolose all'interno dell'azienda stessa e di gravare i propri dipendenti di un compito aggiuntivo, le conoscenze attuali, l'ampia esperienza e il tempo di lavoro necessario vengono semplicemente acquistati. Tuttavia, non vale la pena per ogni azienda esternalizzare il compito del SIC. Il coinvolgimento di un SCI esterno ha senso per le aziende che hanno solo pochi punti di contatto con il mondo del lavoro. Merci pericolose hanno, ma rientrano comunque nell'obbligo di nominare un SIC: In genere, si tratta di imprese che ricevono merci pericolose in quantità superiori ai limiti di esenzione previsti dalla normativa sulle merci pericolose e che si occupano dello scarico, nonché di imprese che consegnano merci pericolose sotto forma di rifiuti pericolosi e che si affidano in larga misura al lavoro dei gestori di rifiuti pericolosi.

"Ogni azienda ha un dovere e deve seguire i requisiti del GGBV".

Mathias Breimesser, Neosys AG

Per queste aziende, spesso non vale la pena di formare una persona interna come SCI e di mantenerla costantemente aggiornata sulle ultime conoscenze. D'altro canto, un SCI esterno che si occupa di più mandati in parallelo può sfruttare le sinergie e svolgere i suoi compiti in modo efficiente, come la redazione della relazione annuale sulle merci pericolose o la formazione dei dipendenti. A seconda della situazione dell'azienda, il SIC, grazie alla sua conoscenza delle ampie norme di esenzione e delle deroghe, può anche consigliare l'azienda in modo da farla rientrare nei limiti di esenzione e non dover più nominare un SIC. Naturalmente, anche in questi casi è utile avere a disposizione una persona che tenga d'occhio le normative in costante evoluzione e i processi operativi relativi alle merci pericolose, che evidenzi eventuali carenze e che abbia a disposizione soluzioni praticabili.

Leggi l'intero articolo da SAFETY-PLUS 4/2019 (p. 54 ss.) come PDF online.

 

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