"La città di Berna è stata attaccata 23 milioni di volte".

Gli Swiss Cyber Security Days (SCSD) si terranno quest'anno per la prima volta a Berna. "È giusto e importante che questa conferenza si tenga ora a Berna, perché è qui che si svolge l'evento.L'evento consente a scienza, economia e politica di fare rete e scambiare informazioni sugli ultimi sviluppi.", ha spiegato Alec von Graffenried, sindaco di Berna, durante una conferenza stampa.

Ha sottolineato l'urgenza della questione facendo riferimento a cifre impressionanti: "L'anno scorso la città di Berna è stata attaccata 23 milioni di volte. La nostra infrastruttura ICT è praticamente sempre in modalità di difesa". È quindi fondamentale, sia per il settore pubblico che per le aziende, mantenere la sicurezza informatica a un livello elevato e svilupparla costantemente.

Doris Fiala, Presidente dello SCSD, ha spiegato: "La criminalità informatica è senza dubbio uno dei maggiori rischi internazionali per le imprese, la politica e la società". Anche se la resilienza può essere una parola d'ordine, è comunque il cuore della conferenza. "Non possiamo prevenire completamente la criminalità informatica, ma possiamo rafforzare le nostre difese e la nostra resilienza". È "un po' scioccante" vedere che la Svizzera si colloca dietro a Paesi come la Macedonia del Nord o il Kazakistan nel Global Cybersecurity Index, ha osservato Fiala. Tuttavia, la sicurezza non è solo la prima responsabilità dello Stato: "Ogni individuo deve sforzarsi di migliorarla".

Il 20 e 21 febbraio, a Berna, interverranno relatori provenienti dai settori della ricerca, della difesa, dell'amministrazione, dell'economia e della società civile. Tra i relatori figurano Georgii Dubynskyi, viceministro per la trasformazione digitale dell'Ucraina, Christian-Marc Lifländer, capo del dipartimento di sicurezza informatica della NATO e Audrey Tang, ministro del digitale in Thailandia. Il programma dettagliato è disponibile sul sito web degli Swiss Cyber Security Days.

www.swisscybersecuritydays.ch