UE: più frequenze per la radiofonia mobile

Entro il 2020, un numero maggiore di frequenze dovrà essere reso disponibile per i servizi mobili nell'area dell'UE, mentre le frequenze radio al di sotto dei 700 MHz dovranno essere rese disponibili principalmente per usi audiovisivi. La Commissione europea vuole quindi ottimizzare le reti di comunicazione.

la silhouette di un uomo d'affari con una serie di simboli dei social media

L'uso delle radiofrequenze deve essere meglio coordinato a livello europeo per evitare interferenze e garantire applicazioni innovative, come nei veicoli connessi o nel campo della telemedicina, in tutta Europa. Inoltre, la domanda di connessioni a banda larga wireless è in crescita: Entro il 2020, il traffico internet sulle reti mobili sarà quasi otto volte superiore a quello attuale.

Andrus Ansip, vicepresidente per il Mercato unico digitale, ha dichiarato: "28 approcci diversi alla gestione dello spettro nell'UE non hanno senso dal punto di vista economico nel Mercato unico digitale. Per questo motivo presentiamo la nostra prima proposta per un migliore coordinamento dell'uso dello spettro radio nell'UE. Proponiamo un approccio comune all'uso della banda 700 MHz per i servizi mobili. Questa banda offre un equilibrio ottimale tra lunga portata ed elevata velocità. Consente un accesso a Internet di prima classe per tutti gli europei, anche nelle aree rurali, e apre la strada al 5G, la rete di comunicazione di prossima generazione. Allo stesso tempo, stiamo assicurando lo spettro per il settore audiovisivo e promuovendo lo sviluppo di tecnologie che fanno un uso più efficiente delle onde radio. Lo spettro radio è una risorsa scarsa, quindi dobbiamo utilizzarla al meglio".

Günther Oettinger, commissario europeo per l'economia e la società digitali, ha dichiarato: "Non possiamo avere un Internet mobile di alta qualità per tutto, tutti e ovunque, se prima non creiamo infrastrutture e regole moderne. Con questa proposta dimostriamo che possiamo avere entrambe le cose: sia un settore audiovisivo vivace che lo spettro necessario per il 5G. La banda 700 MHz è ideale per nuove promettenti aree di applicazione come la guida connessa o l'Internet degli oggetti. Voglio che l'Europa sia leader nel 5G. Ecco perché tutti gli Stati membri devono agire entro il 2020".

La proposta della Commissione europea comprende due elementi principali:

  • nella banda 700 MHz: un calendario comune per l'effettiva diffusione dei servizi a banda larga senza fili in condizioni tecniche armonizzate, con misure di coordinamento adeguate per sostenere il passaggio al digitale;
  • nella banda di frequenza ultraelevata al di sotto dei 700 MHz: una priorità a lungo termine per la distribuzione di servizi di media audiovisivi al pubblico, con un approccio flessibile all'uso dello spettro per la trasmissione televisiva digitale terrestre (DTT) che tenga conto delle diverse esigenze degli Stati membri.

La Commissione propone che la banda 700 MHz sia assegnata alle reti a banda larga senza fili in tutti i Paesi dell'UE entro il 30 giugno 2020. Ciò è anche in linea con l'introduzione della telefonia mobile 5G prevista a partire dal 2020. Per rispettare questa scadenza, gli Stati membri devono decidere e pubblicare i loro piani nazionali per la copertura di rete e la liberazione di questa banda di frequenza entro il 30 giugno 2017. Dovranno inoltre concludere accordi di coordinamento transfrontaliero entro la fine del 2017. I piani dovrebbero consentire un passaggio agevole e garantire una buona copertura di rete, che contribuirà a colmare il divario digitale e a creare i requisiti di connettività di rete necessari per le auto connesse o i servizi di teleassistenza.

Francia e Germania hanno già autorizzato l'uso della banda 700 MHz per i servizi mobili. Altri Stati membri (Danimarca, Finlandia, Svezia e Regno Unito) hanno in programma la riassegnazione della banda 700 MHz nei prossimi anni.

La proposta si inserisce nel quadro della strategia per il mercato unico digitale, nell'ambito della quale la Commissione aveva già presentato proposte sul diritto d'autore e sul diritto contrattuale digitale nel dicembre 2015. La strategia prevede un totale di 16 iniziative chiave da presentare entro la fine del 2016.

Comunicato stampa Commissione europea

Per saperne di più sulla strategia per il mercato unico digitale qui:

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