UE: riunione dei ministri della Giustizia e degli Affari interni
Una settimana dopo gli attentati di Parigi, il Consiglio dei ministri della Giustizia e degli Affari interni dell'Unione europea (UE) si è riunito venerdì a Bruxelles per una riunione straordinaria volta a rafforzare la lotta contro il terrorismo. Era presente anche la Svizzera.
La Presidenza lussemburghese, in consultazione con il governo francese, aveva invitato i delegati alla riunione straordinaria. I ministri hanno osservato che gli attentati di Parigi sono stati un attacco ai valori europei fondamentali come la libertà, la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto. Hanno espresso il loro apprezzamento alla polizia francese per il lavoro rapido e proficuo svolto.
Nelle conclusioni, adottate all'unanimità, i ministri affermano che la cosa più importante ora è attuare le misure contro il terrorismo già decise e accelerare i progetti previsti. Sono disponibili molti strumenti, soprattutto per lo scambio di informazioni. Bastava usarli con costanza. In particolare, i ministri ritengono che lo scambio di dati con Europol debba essere migliorato.
Controlli più severi alle frontiere esterne dell'UE
I ministri hanno inoltre convenuto che un'efficace protezione delle frontiere esterne dell'UE è un prerequisito fondamentale per garantire la sicurezza all'interno dell'area Schengen. Per questo motivo, anche i cittadini dell'UE e le persone con diritto di soggiorno dovrebbero poter essere controllati sistematicamente nei database della polizia al momento dell'ingresso alle frontiere esterne.
I ministri hanno inoltre concordato varie misure per migliorare lo scambio di informazioni attraverso il sistema di ricerca comune SIS II e l'ufficio di polizia europeo Europol. Europol lancerà una piattaforma speciale per lo scambio di informazioni sui viaggiatori jihadisti, sul traffico illegale di armi e sul finanziamento del terrorismo, il Centro europeo antiterrorismo (ECTC), il 1° gennaio 2016. Inoltre, gli uffici nazionali per la segnalazione del riciclaggio di denaro devono cooperare più strettamente con Europol. La Svizzera accoglie con favore questo lavoro. Scambia già regolarmente informazioni con Europol.
Contro il commercio illegale di armi
Altre misure mirano a fermare il traffico illegale di armi e ad agire più efficacemente contro il finanziamento del terrorismo. Un altro progetto è un sistema per lo scambio dei dati dei passeggeri (PNR), attualmente in discussione al Parlamento europeo.
La lotta al commercio illegale di armi è una questione molto importante per la Svizzera. Partecipa quindi allo scambio di informazioni tra le autorità attraverso la piattaforma di Europol ed è anche coinvolto nelle discussioni sulla revisione della direttiva UE sulle armi. Inoltre, la Svizzera sta valutando se partecipare al futuro sistema dell'UE per lo scambio di dati sui passeggeri aerei (PNR).
Servizio informazioni del DFGP