Gli abusi nello spazio cibernetico minacciano la Svizzera
La situazione della minaccia in Svizzera è cambiata, in alcuni casi in modo marcato, negli ultimi anni. Questa è la conclusione del nuovo rapporto del Consiglio federale sulla politica di sicurezza della Svizzera. Il documento mostra anche quale strategia la Svizzera intende utilizzare per contrastare le minacce e i pericoli attuali.
Il Consiglio Federale ha approvato il progetto di un nuovo Rapporto sulla politica di sicurezza della Svizzera e ha aperto una procedura di consultazione. Il rapporto definisce le linee guida fondamentali per la politica di sicurezza della Svizzera nei prossimi anni. Il Consiglio federale pubblica tali rapporti a intervalli regolari; l'ultimo risale al 2010.
Il nuovo rapporto sulla politica di sicurezza contiene una presentazione dettagliata del contesto della politica di sicurezza della Svizzera. Analizza le tendenze della politica di sicurezza globale e le minacce e i pericoli rilevanti per la Svizzera. Il rapporto conclude che negli ultimi anni la situazione delle minacce è cambiata notevolmente. Questo vale in particolare per il deterioramento duraturo delle relazioni tra Occidente e Russia sulla scia della crisi ucraina, per l'intensificarsi della minaccia rappresentata dal terrorismo islamico e per l'estensione delle attività illegali e dell'uso improprio nel cyber-spazio. Secondo il rapporto, una sfida particolare per la sicurezza della Svizzera è rappresentata dalla combinazione e dalla concatenazione di diverse minacce e pericoli.
La seconda parte del rapporto delinea l'orientamento di fondo della strategia di politica di sicurezza della Svizzera. Questo può essere definito da tre concetti fondamentali: indipendenza, cooperazione e impegno. Il rapporto mostra come e in quale combinazione questi elementi strategici vengono utilizzati per contrastare le minacce e i pericoli nel modo più efficace ed efficiente possibile. Sulla base della strategia, la relazione illustra i contributi concreti dei singoli strumenti di politica di sicurezza alla prevenzione, alla difesa e alla gestione delle minacce e dei pericoli e le modalità di interazione tra gli strumenti. Il rapporto giunge alla conclusione che l'orientamento degli strumenti della politica di sicurezza è fondamentalmente corretto e che gli adeguamenti e i lavori di attuazione, alcuni dei quali sono attualmente in corso, vanno nella giusta direzione.
L'ultima parte del rapporto descrive la gestione delle politiche di sicurezza a livello federale e cantonale e la loro collaborazione nella Rete di sicurezza. Si fa riferimento alla valutazione della Rete di sicurezza svizzera, che è stata istituita e viene ulteriormente sviluppata, nonché alla prima esercitazione della Rete di sicurezza, che ha fornito importanti spunti per la gestione delle crisi nazionali.
Come per l'ultimo rapporto, anche la presente bozza di rapporto è stata redatta nell'ambito di un gruppo di lavoro ad ampio raggio. Oltre a tutti i dipartimenti e alla Cancelleria federale, anche i Cantoni sono stati coinvolti nei lavori fin dall'inizio. Dopo il processo di consultazione, il rapporto dovrebbe essere adottato dal Consiglio federale all'inizio dell'estate 2016 e quindi presentato al Parlamento.
Comunicato stampa Dipartimento federale della difesa, della protezione civile e dello sport