Adeguamento della legislazione alimentare svizzera
La vendita aperta di prodotti da forno, la protezione dall'inganno, lo spreco di cibo, le informazioni sugli imballaggi alimentari e l'armonizzazione con l'UE sono al centro dell'attuale revisione delle ordinanze sulla legislazione alimentare.
Il 30 settembre 2022, il Dipartimento federale dell'interno (DFI) ha Consultazione sull'adeguamento della legislazione alimentare svizzera. La legge proposta dovrebbe consentire di mantenere in Svizzera lo stesso livello di protezione della salute e dell'inganno dei Paesi vicini e di prevenire eventuali ostacoli al commercio. Inoltre, saranno attuate quattro mozioni presentate dal Parlamento. In totale sono interessate 23 ordinanze.
Da dove provengono il pane e i prodotti da forno venduti apertamente?
I consumatori dovrebbero essere in grado di identificare meglio l'origine del pane e dei prodotti da forno venduti apertamente. I panettieri, i ristoranti e i rivenditori dovranno ora dichiarare per iscritto il Paese di produzione per il pane intero e a fette e per i prodotti da forno come i croissant.
Vendere apertamente alimenti surgelati
In futuro, i rivenditori potranno vendere apertamente alimenti surgelati non confezionati. Ciò consente di risparmiare materiale da imballaggio. Allo stesso tempo, la qualità degli alimenti offerti in questo modo deve essere protetta. Come per altri alimenti venduti apertamente, le informazioni necessarie devono essere messe a disposizione dei consumatori per iscritto o con altri mezzi.
Lotta allo spreco alimentare
Le aziende alimentari e le organizzazioni di distribuzione devono garantire che solo gli alimenti sicuri per la salute vengano donati o ceduti alle organizzazioni di prevenzione dei rifiuti alimentari. Le nuove condizioni quadro devono garantire la certezza del diritto per la donazione di alimenti.
Proteggere ancora meglio le denominazioni alimentari protette
Il controllo dei prodotti agricoli a denominazione protetta (ad esempio il Vacherin Fribourgeois o il prosciutto crudo del Vallese) dovrebbe essere rafforzato per rendere più difficili le imitazioni e gli inganni. Le organizzazioni interprofessionali e di produttori dovrebbero poter incaricare organizzazioni private di effettuare controlli. Queste organizzazioni dovrebbero segnalare le violazioni alle autorità cantonali preposte all'applicazione degli alimenti, che sono poi responsabili dell'attuazione di misure adeguate.
Semplificare l'etichettatura degli alimenti provenienti dall'UE
La dichiarazione dettagliata degli allergeni sulle confezioni degli alimenti è obbligatoria in Svizzera, ma spesso volontaria nell'UE. La legge svizzera consente ora di utilizzare le denominazioni dei gruppi (ad esempio, frutta a guscio o cereali contenenti glutine) invece di indicare l'allergene specifico (ad esempio, nocciola). Questo cambiamento non ha alcun impatto negativo sulla salute dei consumatori. Quando si indica volontariamente il Paese di origine di un ingrediente, dovrebbe essere possibile indicare un'area geografica più ampia (ad esempio, l'UE o il Sud America).
Il periodo di consultazione termina il 31 gennaio 2023. Il Consiglio federale o il Dipartimento federale dell'interno (DFI) decideranno in merito alle modifiche.
Fonte: BLV