Rafforzamento delle procedure di riciclaggio di denaro
Recentemente, nella capitale tunisina, si è svolto un incontro tra il Ministero pubblico della Confederazione e le autorità giudiziarie tunisine. Lo scambio bilaterale diretto ha lo scopo di sostenere le forze dell'ordine di entrambi i Paesi.
"Le relazioni di assistenza giudiziaria tra la Tunisia e la Svizzera funzionano sostanzialmente bene", afferma il procuratore generale Michael Lauber. Il 12 ottobre 2015, insieme a una delegazione di tre membri del Ministero pubblico della Confederazione (OAG), ha incontrato le autorità giudiziarie tunisine a Tunisi. L'ordine del giorno prevedeva lo scambio di informazioni sui procedimenti penali in corso nei due Paesi per sospetto riciclaggio di denaro e altri reati legati alla "primavera araba".
"Fase cruciale dell'azione penale"
L'obiettivo dell'incontro bilaterale di alto livello è accelerare e far progredire i rispettivi procedimenti e l'assistenza legale reciproca. "Le indagini svizzere sono in una fase decisiva. Sono importanti gli scambi diretti sullo stato reciproco delle indagini e sui possibili ostacoli legali", ha dichiarato il procuratore generale Lauber in occasione di un incontro con i media a Tunisi, poco prima di rientrare in Svizzera. "La cooperazione coordinata è essenziale e il contributo delle autorità tunisine è fondamentale per il successo del procedimento svizzero".
Procedimento penale contro 12 persone e ignoti
A questo proposito, il BA sta conducendo un procedimento penale contro 12 persone e contro ignoti. Gli imputati sono accusati di riciclaggio di denaro (305bis SCC), partecipazione e/o sostegno a un'organizzazione criminale (260ter SCC) e corruzione di pubblici ufficiali stranieri (322septies SCC). La BA ha bloccato circa 60 milioni di franchi svizzeri in conti in Svizzera. Uno degli obiettivi del BA è garantire che questo denaro possa essere restituito ai legittimi proprietari entro un periodo di tempo ragionevole.
Comunicato stampa Ufficio del Procuratore generale