Consiglio di sicurezza dell'ONU: il Consiglio federale adotta le priorità della Svizzera
In seno al Consiglio di sicurezza dell'ONU, la Svizzera vuole attualmente lavorare in particolare per una pace sostenibile, per la protezione della popolazione civile e per una maggiore efficienza e sicurezza climatica. Questi sono alcuni dei risultati della consultazione delle commissioni di politica estera sulle priorità tematiche.
Nella riunione del 25 maggio 2022, il Consiglio federale ha definito le priorità della Svizzera per il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Si tiene conto dello stretto legame tra diritti umani, pace e sicurezza. La prima priorità comprende la costruzione della pace e la prevenzione dei conflitti nella politica estera svizzera. La Svizzera è considerata un "mediatore credibile e neutrale". In seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il ruolo della prevenzione dei conflitti sarà quindi una priorità. Un altro tema al centro dell'attenzione è la tutela delle minoranze e la partecipazione paritaria delle donne ai processi di pace.
Il cambiamento climatico come strumento di sicurezza
In linea con la sua tradizione umanitaria, la Svizzera intende sostenere in seno al Consiglio di sicurezza dell'ONU una maggiore osservanza e un rafforzamento del diritto internazionale umanitario nei conflitti. L'attenzione è rivolta alla sicurezza alimentare, ai diritti umani e ai diritti delle minoranze, nonché alla protezione dei rifugiati nelle regioni di conflitto.
Un Consiglio di sicurezza dell'ONU efficace e con un'ampia base, in grado di agire, è sempre nell'interesse della comunità internazionale e della Svizzera. Per questo motivo la Svizzera si impegna da quasi quindici anni per una maggiore trasparenza, responsabilità e inclusione dei non membri nel lavoro dell'organismo. Vuole anche lavorare per il rafforzamento istituzionale di un difensore civico nel sistema di sanzioni delle Nazioni Unite. Anche il cambiamento climatico e la sicurezza sono strettamente legati, in quanto il cambiamento climatico ha un impatto sulla sicurezza. Pertanto, l'obiettivo della Svizzera è anche quello di ancorare più saldamente il tema all'ordine del giorno.
Fonte: Consiglio federale/Ufficio stampa