Personale federale di protezione civile con compiti ampliati

Lo Stato maggiore federale della protezione civile è ora responsabile della gestione di tutti gli eventi rilevanti per la protezione della popolazione a livello federale, dai terremoti alle pandemie, dagli incidenti nucleari a un grave blackout elettrico. Questo è stato deciso dal Consiglio federale il 2 marzo 2018. L'obiettivo è migliorare la cooperazione in materia di protezione civile, fondamentale in caso di catastrofe.

© depositphotos, dsabo

Lo Stato maggiore federale per gli incidenti nucleari, biologici o chimici e i pericoli naturali (BST ABCN) esiste dal 2011 e coordina le operazioni in caso di Disastri ed emergenze nelle sue aree. Diversi eventi ed esercitazioni hanno reso evidente la necessità di ampliare lo spettro operativo. I cantoni hanno anche ripetutamente richiesto un unico organo operativo a livello federale per tutti gli incidenti legati alla protezione della popolazione.

Ampia gamma di applicazioni

Ora il Consiglio federale ha ampliato i compiti dello Stato maggiore federale. In futuro, i compiti includeranno pericoli come terremoti, pandemie, incidenti nucleari, ma anche un grave blackout o una carenza di energia elettrica. A tal fine, il Consiglio federale ha adottato una revisione totale della relativa ordinanza e l'ha fatta entrare in vigore il 1° aprile 2018 (cfr. anche Spiegazione).

Con questo ulteriore sviluppo, il Consiglio federale rafforza la collaborazione con i Cantoni, i gestori di infrastrutture critiche e le agenzie federali. L'obiettivo è proteggere meglio la popolazione e prevenire o limitare i danni. A causa dell'ampliamento dei compiti, il personale è ora chiamato Federal Civil Protection Staff (FPCS).

Organi di gestione cantonali integrati

Ulteriori cambiamenti riguardano la struttura e la composizione: in particolare, la rappresentanza dei Cantoni sarà potenziata integrando gli organi di gestione cantonali (KFO) oltre alle conferenze intergovernative. Sarà inoltre migliorata la cooperazione con gli operatori delle infrastrutture critiche, che potranno essere coinvolti se necessario. Il Centro nazionale per le operazioni di emergenza presso l'Ufficio federale per la protezione civile costituisce il nucleo permanente di un elemento di dispiegamento e supporto di nuova creazione. La revisione dell'ordinanza non comporta nuovi obblighi finanziari per le unità organizzative coinvolte.

Comunicato stampa Consiglio federale

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